La nostra storia

 

Le origini

L’Ensemble I Solisti di Pavia nasce nel 2001 all’interno del teatro cittadino, sotto l’egida di una figura leggendaria del mondo musicale: Mstislav Rostropovich. Fu proprio l’incontro tra il progetto culturale promosso da Andrea Astolfi, all’epoca consigliere della Fondazione Monte di Lombardia, e il talento di Enrico Dindo, violoncellista di fama internazionale e vincitore nel 1997 del Concorso Rostropovich di Parigi, a dare vita a questa realtà unica nel panorama musicale italiano.

Fin da subito, l’ensemble si è distinto per la qualità artistica e per la capacità di raccontare attraverso la musica la ricchezza di un territorio, quello pavese, che unisce arte, storia e tradizione. L’identità del gruppo si è così definita nel tempo: non solo come ensemble artistico, ma anche come Ente strumentale della Fondazione Monte di Lombardia, con la missione di rappresentare e promuovere culturalmente la città di Pavia in Italia e all’estero. In partenariato con altri Enti e Istituzioni, diverse occasioni di promozione del territorio pavese hanno accompagnato i concerti dell’Orchestra in vari Paesi del mondo.

 

Nel segno del violoncello, Enrico Dindo

Guida artistica e musicale de I Solisti di Pavia fin dalla loro fondazione, Enrico Dindo ha saputo imprimere all’ensemble una direzione chiara e appassionata. Il suo percorso internazionale, segnato dalla vittoria del prestigioso Concorso Rostropovich e da una brillante carriera solistica, si intreccia profondamente con la crescita del gruppo.

Dindo ha plasmato I Solisti di Pavia in un organismo musicale dinamico, raffinato, capace di affrontare con identità forte tanto il grande repertorio quanto le nuove composizioni contemporanee, molte delle quali scritte espressamente per l’ensemble. La sua visione ha permesso al gruppo di affermarsi non solo come simbolo della musica italiana nel mondo, ma anche come piattaforma formativa e progettuale con uno sguardo al futuro.

 

Pavia Cello Academy

Accanto all’impegno artistico, I Solisti di Pavia hanno sempre coltivato una profonda vocazione formativa. È in quest’ottica che si inserisce la Pavia Cello Academy, fondata e diretta da Enrico Dindo come progetto didattico ambizioso, che ha rappresentato la prima accademia italiana dedicata esclusivamente al violoncello.

Dal 2012 al 2025, l’Accademia, grazie al sostegno della Fondazione Monte di Lombardia, ha formato giovani talenti del violoncello attraverso un percorso altamente personalizzato. Ogni anno, sette allievi selezionati hanno avuto la possibilità di intraprendere un ciclo di dieci lezioni individuali con Enrico Dindo e frequentare tre masterclass annuali, tenute da grandi violoncellisti di fama internazionale, per approfondire il repertorio solistico e cameristico in un contesto di eccellenza offrendo al contempo opportunità di confronto diretto con le più autorevoli voci del violoncello contemporaneo.

Nel corso degli anni, la Pavia Cello Academy ha ospitato maestri del calibro di Antonio Mosca, Frans Helmerson, Giovanni Sollima, Asier Polo, Gustav Rivinius, Antonio Meneses, Maria Kliegel, Rocco Filippini, Gary Hoffman, Young-Chang Cho, Thomas Demenga, Gabriele Geminiani, Christian Poltera, Jens Peter Maintz, Emil Rovner, Andrei Ionita, David Geringas e Lázlo Fenyö.

Attraverso la Pavia Cello Academy, la Fondazione I Solisti di Pavia ha contribuito non solo alla diffusione della cultura musicale, ma anche alla costruzione di una nuova generazione di violoncellisti capaci di affrontare la scena internazionale con competenza, passione e visione.

Attività concertistica

Fin dalla sua fondazione, I Solisti di Pavia hanno portato la propria musica ben oltre i confini della città che ha dato loro il nome. L’ensemble si è affermato negli anni come un punto di riferimento nel panorama concertistico italiano e internazionale, con una presenza regolare nei maggiori teatri e festival, sia in Italia che all’estero.

In Italia, I Solisti di Pavia sono stati protagonisti di concerti nei più prestigiosi spazi musicali: dal Teatro alla Scala di Milano all’Auditorium Parco della Musica di Roma, passando per il Ravello Festival, l’Accademia Chigiana di Siena, il Teatro Olimpico di Vicenza, il Teatro Pavarotti di Modena, il Teatro Manzoni di Bologna, il Teatro Politeama di Palermo e molte altre sedi simbolo della cultura musicale italiana. Ogni concerto è diventato occasione per riaffermare la centralità della musica da camera nel nostro tempo, con programmi che accostano repertorio classico, novecentesco e contemporaneo.

Parallelamente, l’ensemble ha svolto un’intensa attività internazionale che lo ha portato sui palcoscenici più rinomati del mondo. Le tournée hanno toccato paesi come Russia, Francia, Germania, Svizzera, Turchia, Libano, Algeria, Malta, le Repubbliche Baltiche, e naturalmente il Sud America, con concerti in città come Buenos Aires, Montevideo e Santiago del Cile.

Le tappe salienti includono la tournée in Russia e Lituania nel 2002, i concerti a Beirut e Algeri nel 2004 (quest’ultimo in occasione della chiusura del semestre di Presidenza Italiana dell’Unione Europea), e i tour sudamericani del 2006 e del triennio 2014–2016. Da segnalare anche le esibizioni presso il Teatro dell’Ermitage a San Pietroburgo, la Sala Tchaikovsky a Mosca, la Salle Paderewski di Lausanne, la Salle Gaveau di Parigi, il Teatro Coliseo di Buenos Aires, il Palace Cluyard di Malta, fino al ritorno a casa sul palco del Teatro alla Scala di Milano nel 2011.

Tra il 2017 e il 2025, l’attività internazionale ha continuato con concerti a Mosca, Perm, Riga, Istanbul, Monaco, Nova Gorica, mentre in Italia l’ensemble ha toccato nuove città e teatri: Cremona, Mantova, Aosta, Brunico, Cuneo, Trieste, Vicenza, Ravenna, Trento, Novara, Foggia, Bologna e Milano.

Ogni tappa ha rappresentato un’occasione per portare il nome di Pavia nel mondo attraverso l’eccellenza musicale.

 

Discografia

Parallelamente all’attività concertistica, I Solisti di Pavia hanno avviato fin da subito un percorso discografico che ha affiancato la loro crescita artistica e ampliato la diffusione del loro lavoro.

Le prime registrazioni, realizzate con l’etichetta Velut Luna, hanno incluso pagine del repertorio romantico e del Novecento (Tchaikovsky, Bartók), opere di compositori italiani (Rota, Respighi, Martucci, Puccini) e brani contemporanei scritti per l’ensemble da autori come Carlo Boccadoro, Carlo Galante e Roberto Molinelli.

Nel 2006 la rivista Amadeus ha dedicato loro un numero con CD allegato, contenente musiche di Grieg, Britten e Nielsen.

Dal 2011 è iniziata la collaborazione con Decca, che ha portato alla pubblicazione di diversi album: i concerti per violoncello di Vivaldi (2011 e 2016), quelli di C.P.E. Bach (2012), un disco con musiche di Kapustin e Piazzolla (2013), e i concerti di Haydn (2015).

Nel 2018 è stato pubblicato un cofanetto che raccoglie tutte le incisioni realizzate con Decca.

Nel 2026 sarà pubblicato un CD con Felix Klieser, cornista di fama internazionale, che riproduce alcune tra le pagine più amate del repertorio lirico italiano nella versione per orchestra.